Siamo agli sgoccioli! Oggi parleremo del penultimo racconto di "Urban Legends - Rila's Edition": "Bloody Mary".
Nel particolare della bella illustrazione di Alessio Fiorasi che ne incornicia l'introduzione sono ben visibili un bicchiere del celebre cocktail a base di vodka e succo di pomodoro e una vasca da bagno, ma nel disegno completo c'è molto di più e nessun elemento è casuale... cosa c'entra tutto ciò con una delle leggende metropolitane più cupe citate nell'antologia? Bè, solo Rila può svelarvi l'arcano!
In quanto a noi, cerchiamo di risalire alle origini di questa temibile attraversa-specchi che conviene non evocare mai, neppure per scherzo: nella versione più nota della vicenda Mary era una fanciulla cagionevole di salute, sepolta viva da un padre crudele che la incolpava di averlo privato dell'amata moglie, morta di parto; in altre, era una delle povere streghe di Salem condannate al rogo; in altre ancora, era una splendida dama che si manteneva tale grazie ai suoi frequenti bagni nel sangue di vergine...
Chiunque sia stata in vita - vittima o carnefice - il risultato non cambia: se davanti a uno specchio, con una candela accesa in mano la chiamate per tre volte, proprio come Candyman (che a questo personaggio si ispira, ma che necessita di un paio di ripetizioni in più del suo nome per palesarsi), lei verrà e allora saranno dolori.
Rila mi ha detto che esiste un pub che si chiama "Whales" in memoria di quella sfortunata Mary Whales morta soffocata nella sua tomba... Sì, proprio lei! Quella che si è spezzata tutte le unghie e scorticata le dita nel tentativo di scavarsi una via di fuga.
Il posto è vicino a un cimitero e lì fanno i Bloody Mary più buoni del mondo, o così sostiene il gestore, un certo Duke che ha anche una figlia adolescente con la passione per l'occulto che una sera, durante un pigiama party con le sue due amiche del cuore, si è divertita a improvvisare un'evocazione dall'esito assai imprevisto...
Di più non posso dire o Rila mi castigherebbe. Leggete "Bloody Mary" per saperne di più, magari mentre ne bevete uno nell'attesa di ritrovarci martedì prossimo per parlare del racconto più folle di tutti, quello che conclude la raccolta: "Banana Babol".
1 commento:
Affrontare il tema delle evocazioni è sempre difficile, visto che cinema e novelle sul tema abbondano, ma le versioni di Rela riescono sempre ad avere una loro particolare originalità...per chi ama il brivido, non può mancare questa Bloody Mary!
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