Spremuta d'Inchiostro
martedì 28 marzo 2023
Banana Babol - Parte 1
martedì 21 marzo 2023
Bloody Mary
Siamo agli sgoccioli! Oggi parleremo del penultimo racconto di "Urban Legends - Rila's Edition": "Bloody Mary".
Nel particolare della bella illustrazione di Alessio Fiorasi che ne incornicia l'introduzione sono ben visibili un bicchiere del celebre cocktail a base di vodka e succo di pomodoro e una vasca da bagno, ma nel disegno completo c'è molto di più e nessun elemento è casuale... cosa c'entra tutto ciò con una delle leggende metropolitane più cupe citate nell'antologia? Bè, solo Rila può svelarvi l'arcano!
In quanto a noi, cerchiamo di risalire alle origini di questa temibile attraversa-specchi che conviene non evocare mai, neppure per scherzo: nella versione più nota della vicenda Mary era una fanciulla cagionevole di salute, sepolta viva da un padre crudele che la incolpava di averlo privato dell'amata moglie, morta di parto; in altre, era una delle povere streghe di Salem condannate al rogo; in altre ancora, era una splendida dama che si manteneva tale grazie ai suoi frequenti bagni nel sangue di vergine...
Chiunque sia stata in vita - vittima o carnefice - il risultato non cambia: se davanti a uno specchio, con una candela accesa in mano la chiamate per tre volte, proprio come Candyman (che a questo personaggio si ispira, ma che necessita di un paio di ripetizioni in più del suo nome per palesarsi), lei verrà e allora saranno dolori.
Rila mi ha detto che esiste un pub che si chiama "Whales" in memoria di quella sfortunata Mary Whales morta soffocata nella sua tomba... Sì, proprio lei! Quella che si è spezzata tutte le unghie e scorticata le dita nel tentativo di scavarsi una via di fuga.
Il posto è vicino a un cimitero e lì fanno i Bloody Mary più buoni del mondo, o così sostiene il gestore, un certo Duke che ha anche una figlia adolescente con la passione per l'occulto che una sera, durante un pigiama party con le sue due amiche del cuore, si è divertita a improvvisare un'evocazione dall'esito assai imprevisto...
Di più non posso dire o Rila mi castigherebbe. Leggete "Bloody Mary" per saperne di più, magari mentre ne bevete uno nell'attesa di ritrovarci martedì prossimo per parlare del racconto più folle di tutti, quello che conclude la raccolta: "Banana Babol".
martedì 14 marzo 2023
Candle Cove
martedì 7 marzo 2023
La Volga Nera
martedì 28 febbraio 2023
Polybius
martedì 21 febbraio 2023
L'autostoppista fantasma
Ormai lo sapete, il martedì è il giorno dedicato alle leggende metropolitane e oggi parleremo del quarto racconto della mia antologia: "L'autostoppista fantasma", un altro evergreen.
Questa storiella è talmente famosa che è quasi superfluo riassumerla, tuttavia, per i pochi che non la conoscono, ecco la sua versione più nota: a tarda notte, un giovane automobilista s'imbatte in una bellissima ragazza in cerca di un passaggio e, notando che è infreddolita, le presta la sua giacca. Il viaggio prosegue senza intoppi, l'autostoppista raggiunge la sua destinazione e ringrazia il suo benefattore prima di congedarsi. Soltanto quando ha percorso un buon tratto di strada, l'automobilista si ricorda della giacca imprestata e decide di tornare a riprendersela il giorno dopo. Al mattino, però, quando bussa alla porta della ragazza, il giovane trova solo un'anziana coppia: avevano una figlia, in effetti, ma lei è morta in un incidente avvenuto anni prima, proprio nel punto in cui lui l'ha fatta salire.
La storia dell'autostoppista fantasma ha ispirato moltissimi autori e non posso non citare il mio mentore - Stephen King - che nel suo "Passaggio per il nulla" ha messo in scena una spassosa inversione di ruoli, tuttavia mia cugina Rila sostiene che nessuno di loro, neanche il più talentoso, si sia avvicinato alla realtà e lei parla a ragion veduta, essendo un'assidua frequentatrice di Valle Cinerina, il posto in cui si sono svolti i fatti...
E i fatti sono quelli che conosciamo? Assolutamente no. Innanzitutto alla guida dell'auto - un Maggiolino verde pistacchio, a quanto pare - c'era una ragazza con un'idea piuttosto ferrea su come un'automobilista dovrebbe comportarsi e decisa a non caricare mai autostoppisti, salvo in un caso... Si mormora che i genitori l'avessero spedita a un rave per riportare a casa la sua scapestrata sorella minore e che sia stata proprio la giovane a cui ha dato un passaggio a indirizzarla verso un capannone in cui due individui conosciuti come La Signora del Tempo e Mr. Fine dei Giorni erano ai ferri corti per un pasticcio tanto grave da sovvertiew l'ordine delle cose... Per sapere di che si tratta e ammirare la splendida creatura dietro la curva nell'illustrazione che apre il post, non vi resta che procurarvi una copia del primo volume di "Urban Legends".
P.S. Come in altri racconti della raccolta, anche qui c'è un riferimento non troppo velato a un'altra leggenda metropolitana meno nota... lo coglierete?
martedì 14 febbraio 2023
Rat-Dog
Nel dettaglio della magnifica illustrazione di Alessio Fiorasi che incornicia l'introduzione di "Rat-Dog" - terzo racconto della raccolta - il topo-cane ha un'aria piuttosto minacciosa e a nessuno verrebbe voglia di rischiare di buscarsi una multa salata per farlo passare di nascosto dalla frontiera di un paese straniero, come accade nella celebre leggenda metropolitana che lo vede protagonista.
In verità, Rila mi ha rivelato che è assai difficile distinguere questa particolare razza di roditore da un adorabile cucciolo da esposizione e questo spiegherebbe perché chiunque si imbatta in queste bestiole desideri adottarle a tutti i costi, ma andiamo per ordine...
Chi non ha mai sentito la storiella della facoltosa signora in vacanza in un posto esotico (il Messico, il più delle volte) che trova un cagnolino smarrito, se lo porta via e alla prima visita del veterinario scopre di essersi messa in casa un gigantesco ratto malato? Impossibile non conoscerla, è famosa almeno quanto quella del tizio che si risveglia senza un rene in una vasca colma di cubetti di ghiaccio, tuttavia la mia sorprendente cugina mi ha raccontato una versione che si discosta parecchio dalle altre.
In primis, non c'è nessuna signora in vacanza bensì un uomo di affari, in viaggio di lavoro in Romania. Il suo capo gli ha assegnato un incarico strettamente riservato di cui non avrebbe mai voluto occuparsi e non per l'ansia da prestazione che l'enormità della cifra in ballo comporta: è il passato che lo lega a quella sperduta cittadina ad angustiarlo, un passato che ha a che fare con un'altra leggenda urbana poco nota che forse non riconoscerete, ma che vi inquieterà parecchio.
Un'improvvisata assai sgradita, un manipolo di bambini invadenti, una fabbrica dismessa che tutti vogliono sono soltanto alcuni degli elementi di una vicenda in cui proprio nulla è come sembra, dunque non vi resta che prendervi una stanza all'Hotel Amurg e osservare gli sviluppi.
In quanto a me, vi aspetto martedì 21 febbraio per svelarvi qualche curiosità sul quarto racconto di "Urban Legends": "L'autostoppista fantasma".
Banana Babol - Parte 1
Erano rosa, le gomme da masticare della nostra infanzia e c'era chi riusciva a farci bolle così grandi da lasciare tutti a bocca aperta....

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Cos’è una leggenda metropolitana? È una storia improbabile raccontata così tante volte da guadagnarsi una sorta di attendibilità, spesso raf...
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Eccomi qui, puntuale come la morte e le tasse, a parlarvi del racconto di apertura del mio " Urban Legends ", ovvero, " Jef...
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Un celebre detto sostiene che non si comincia niente di martedì, né di venerdì, ma non avendone mai capito il motivo ed essendo sempre stata...