martedì 14 marzo 2023

Candle Cove


Martedì arriva in un soffio e anche il nostro viaggio alla scoperta delle storie narrate in "Urban Legends" si avvicina alla conclusione: il terzultimo racconto dell'antologia non è una classica leggenda metropolitana bensì una creepypasta del 2009 il cui autore è noto: Kris Straub, un web cartoonist. 

Nel tempo è divenuta abbastanza famosa da ispirare da ispirare una serie TV, per la precisione la prima stagione di "Channel Zero", intitolata appunto "Candle Cove".

Lo spunto è suggestivo: su una chat, alcuni utenti commentano un fantomatico programma per bambini che tutti ricordano di aver visto e man mano che ne parlano le informazioni a riguardo diventano sempre più inquietanti. 

I partecipanti alla discussione rammentano di essere stati traumatizzati dagli strani personaggi dello show: brutti pupazzi assemblati con scarsa maestria che vivevano avventure così assurde da risultare incomprensibili.

Percy il Pirata - il protagonista - era in balia della sua nave dalla polena dentata che lo obbligava a ficcarsi negli antri più oscuri dove lo attendevano nemici spaventosi, in particolare lo Strappa-Pelle, uno scheletro dalla mandibola mobile che annunciava il suo arrivo con un minaccioso schioccare di denti.

Come se le stranezze non fossero già abbastanza, i più sono sicuri della presenza di una bambina in carne e ossa fra i membri dell'equipaggio della Cepporidente - questo il nome della bizzarra imbarcazione - e sono pronti a giurare che in una puntata terrificante si sciogliesse in lacrime mentre gli altri personaggi gridavano senza sosta.

"L'episodio urlante" è impresso nella memoria di tutti i partecipanti alla conversazione che pur essendo adulti ne sono ancora angosciati, ma il plot twist ci colpisce come un bolide quando leggiamo l'ultimo commento: la madre di un certo Mike gli ha detto che quando era piccolo si sedeva tutti i giorni davanti alla televisione per mezzora a guardare un canale non sintonizzato per poi parlarle di una serie mai trasmessa... da brividi, eh?

Si tratta soltanto di una storiella horror ben costruita o c'è qualcosa di vero? Bè, io posso solo dirvi che mia cugina Rila conosce la migliore amica dell'infermeria che ha avuto in cura la madre di una giovane di nome Azzurra che da piccola non è mai mancata all'appuntamento con "Candle Cove" e che a distanza di più di vent'anni non si è ancora ripresa dallo shock del finale: pare che lo stesso giorno della sua messa in onda sia passato uno strano circo nella città in cui viveva e che gli artisti che vi si esibivano in qualche modo avessero a che fare con quella strampalata combriccola di pirati...

Dunque, per saperne di più, avete due scelte: o leggete questa leggenda metropolitana nella versione di Rila nella raccolta a lei dedicata o, nel cuore della notte, cercate Canal Corsaro e restate a guardare lo schermo nero finché non vi sembrerà di scorgere qualcosa, ma la seconda opzione non ve la consiglio... questo programma nuoce gravemente alla salute!

1 commento:

Unknown ha detto...

In questo strano racconto "da brivido", l'informatissima cugina, come al solito da una versione ed una spiegazione tutta sua....I ricordi dei bimbi sono molto vividi, eppure il programma sembra non essere mai stato trasmesso.... ne siete certi? da non perdere!

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