martedì 11 aprile 2023

Copertine Potenziali ed Effettive



 
La scorsa settimana abbiamo completato un breve excursus sui nove racconti di "Urban Legends - Rila's Edition", tuttavia c'è ancora molto da dire sia sulle leggende metropolitane citate che sulla creazione dell'antologia...

Nell'illustrazione in alto potete ammirare una versione della copertina che è stata presa in considerazione per diventare quella definitiva e che ha ceduto il passo a quella più cupa e onirica in basso, di certo più in linea con lo stile della raccolta.  

Quali sono le differenze? A parte quella più evidente - il verde brillante contro il grigio sfumato su sfondo nero - avrete notato che i frammenti delle illustrazioni del bravissimo Alessio Fiorasi (tutte presenti all'interno del libro) differiscono: basta osservarle bene per notare aggiunte e mancanze...

Il buon Jeff è presente in entrambe, ma nella "green version" non c'è la boccetta d'acido che lo ha sfigurato (per inciso, la cornice di questo racconto è la prima che ho visto e me ne sono subito innamorata: il killer senza palpebre della celebre creepypasta non poteva avere una rappresentazione più degna).

Il teschio che emerge dalle nebbie di tutte e due le copertine è un riferimento a una delle storie più lunghe - La Volga Nera - che in quella che è stata scelta finale è ricordata anche dall'elegante auto che sfreccia verso l'ignoto e dal bulbo oculare che sembra sorvolarla: trattandosi del racconto più complesso della raccolta a pari merito con Banana Babol (incarnato dal ragno che sfiora la carrozzeria della berlina nella seconda immagine e dalle larve che toccano il cappuccio dell'assassino nella prima) direi che la scelta è stata oculata (Ah! Ah! Ah! Scusate, non ho resistito).

Doppiamente rappresentato è anche Candle Cove, ma il bambino urlante in verde non è minacciato dall'incombente presenza del burattino che sovrasta quello in grigio e che a mio parere aggiunge inquietudine alla scena.

Elvis del mio cuore, invece, ha dimenticato i suoi occhiali tra le nebbie smeraldine della bozza, mentre il suo microfono sembra emergere dalla notte scura dell'altra, così vicino al succitato teschio da dare l'illusione che sia lui a voler intonare qualcosa, magari un requiem.

E come dimenticare Polybius? Il cabinato è ben evidente nella "Rila's Edition" che conoscete - si legge perfino il nome del gioco - mentre nell'altra l'allusione è più sfumata: le vedete quelle sagome in alto a sinistra? Solo leggendo il racconto, potrete capirne il significato.

Infine, buttiamo un occhio a quello che non avete visto al vostro primo sguardo al volume: le due belle signore - un po' spiritate, è vero, ma di certo affascinanti - sono L'autostoppista fantasma, in attesa del suo passaggio per l'altrove e Bloody Mary, emersa da uno specchio dopo un'incauta evocazione, ma oltre a loro c'è un altro dettaglio che difficilmente vi sarà sfuggito: il ringhiante Rat-Dog, che sarà dura infilare in un trasportino per la sua visita dal veterinario.

Spero che abbiate apprezzato questa comparazione degna di un esperto fruitore della Settimana Enigmistica (Chi non ha mai giocato a Trova le differenze?) e che tornerete a trovarmi martedì 18, quando vi parlerò della "colonna sonora" di questo primo volume... alla prossima!

1 commento:

Unknown ha detto...


Non è mai facile scegliere la copertina migliore per una raccolta, ma le versioni proposte, tutte molto belle e colorate, su fondo nero, piene dei particolari della storie, hanno reso davvero difficile la scelta.... L'ultima versione, in grigio-nero, però appare più in sintonia con i disegni interni, e più in linea con i racconti horror...davvero suggestiva, bravissimo il disegnatore che ha reso l'atmosfera giusta!

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